(Mighty Music) Prima prova sulla lunga distanza per i francesi Chabtan. Un concept ispirato alla mitologia mesopotamica, anche se va detto subito che nulla del contenuto lirico viene messo negli strumenti, tanto che siamo di fronte a uno dei tanti gruppi pesantemente influenzati dagli In Flames (che con la Mesopotamia non c’entrano decisamente nulla). Non si tratta comunque di un clone del gruppo sopracitato, bensì di un manipolo di musicisti intenti a mischiare death svedese e trash americano con una spolverata di hardcore. Il risultato è più che buono, spontaneo e mai scontato. Registrazione e mixaggio sono all’altezza della situazione, contribuendo di fatto ad un platter senza nessun grosso punto debole. Un ascolto è consigliato, giusto per sentire un album senza inutili pretese ma ben prodotto e suonato. “Born From Vucub Caquix” e la title track gli episodi più riusciti. Affabili.
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10
