copChapel(Invictus Productions) Puro black ‘n’ roll per il debutto dei Canadesi Chapel. Si presentano osceni, volgari e cattivissimi con foto stampa oscure che ritraggono il trio circondato da birra e proiettili. Una immagine dannatamente old school black metal, ma che musicalmente enfatizza decisamente il fattore l’alcol rispetto ai proiettili. Il disco infatti, è pura rabbia, furia, potenza, il tutto espresso in un contesto pieno di intrattenimento, divertimento con una radice rock estremamente marcata. Sembrano una versione molto più brutale, oscura e scatenata di una hard rock band con alla voce un singer votato ad un growl infernale ma estremamente chiaro. La stessa copertina rivela le intenzioni: la raffigurazione di un diavolo ritratto in una chiesa, con candelabri ricavati da bottiglie di Jack Daniel’s. Rock ‘n’ roll perfetto, scatenato, eretico nell’immagine, nell’impostazione ed anche nei testi dei canzoni quali “Rock n Roll From Hell”, la title track, “Hell Breaks Loose”, “Satanist”: canzoni corrosive, travolgenti che non lasciano spazio ad alcun dubbio relativo all’orientamento “religioso” della band. Essendo sostanzialmente rock and roll, nei testi non manca nemmeno il riassunto scenografico del vivere ai limiti, della depravazione rock: “Alcoholocaust”, “Motorcult” e “Thrashed” sono ulteriori conferme dell’esplosiva attitudine di questi black rocker canadesi. Musicalmente sono impattanti, diretti. Suonano bene, anche se non è dato molto spazio alla tecnica, comunque non necessaria visto che l’obiettivo è l’impatto, lo scandalo, non certamente lo stile. Una band che riassume due elementi comuni della musica rock: oscurità e satanismo che si legano perfettamente con ribellione e (auto)devastazione. Dieci tracce dirette ed elettrizzanti, per una mezzora di sballo ai confini tra black, thrash, hard rock… con un pizzico di ispirazione musicale tratta da Motorhead e Sodom.

(Luca Zakk) Voto: 6,5/10