(Crime Records) Più che “Echoes From The Past”, riterrei più opportuno intitolare questo album “Screams From The Past”, nel senso che il sound dei norvegesi Chasing Demons è completamente radicato al metal di trentacinque – quaranta anni or sono. Un viaggio nel genere più classico, valorizzato da una produzione in grado di essere al passo con i tempi, mantenendo allo stesso quella grana grossa, lontana dagli standard odierni, fin troppo patinati e uguali l’uno all’altro. Gli amanti di Judas Priest, Iron Maiden, Riot e Black Sabbath era Dio, troveranno pane per i loro denti: qui parliamo di metal puro, tradizionale e con i contro cazzi, suonato divinamente, in maniera tecnicamente ineccepibile ma senza fronzoli, virtuosismi esagerati o fuori luogo e modernità assortite. Tutto il disco è un’appassionata dichiarazione d’amore all’era d’oro del heavy classico: “Fly Into The Clouds” unisce riff e linee vocali cari ai Judas Priest ad un ritornello che richiama a gran voce il Bruce Dickinson d’annata; la title track ribalta lo schema della precedente: immaginate il brano “Losfer Words (Big ‘Orra)”, strumentale degli Iron Maiden presente su “Powerslave”, rendetela cantabile aggiungendole un testo, poi fatela cantare a Rob Halford… ecco che esce un pezzo che non esito a definire epocale. L’abilità di questi musicisti è saper rendere semplice ciò che non lo è affatto, come dimostrato su “Some Kind Of Madness”, tanto catchy e diretta nel mid tempo portante, quanto articolata negli improvvisi cambi di tempo. “Reality” mette in fila una serie di riff uno più bello dell’altro, accattivante “Fighting Fire With Roses”, brano velato di rock and roll, pur mantenendo forte ed incontaminata la matrice metal, per un episodio che richiama alla mente i primi Quiet Riot, mentre la sabbathiana Chasing Demons incupisce di molto le atmosfere, sulfuree ed accompagnate da riff lenti ed oscuri dai quali si formano assoli molto validi e ricchi di pathos. Un album che sprigiona stile classico da ogni solco, suonato con perizia e devozione, senza inventare nulla, ma distillando con cura il meglio di un grandioso decennio.

(Matteo Piotto) Voto: 9/10