copchildofcaesar(Inverse Records) So che generalmente sono critico con il gothic metal, specialmente con quello più radiofonico e patinato… ma onestamente mi sembra che il genere sia proprio in crisi, molto più del ‘mio’ power o del thrash. I tedeschi Child of Caesar debuttano con un disco che mi sembra affidarsi fin troppo pedissequamente agli schemi e agli stili dei soliti noti. A dire il vero, la opener “Defector” mi ha offerto quel godibile gothic rock/metal patinato, vagamente sulla scia degli HIM, con un buon ritmo e un buon senso della melodia. E così ho ben sperato. Pure “Gates” ha un bel tocco decadente (siamo al terzo pezzo in scaletta), ma “Nero” comincia a palesare il problema fondamentale del disco, ovvero una grande omogeneità di fondo: stile vocale, riff, inserimenti delle keys e quant’altro sono condotti secondo uno schema abbastanza ripetitivo. Preferisco infatti di gran lunga il sound più aggressivo di “Lost Sacrifice”, o la grinta (anche se easy listening) della titletrack; perché nel mezzo non mi sembra di individuare nulla che valga un ascolto più approfondito. In un genere in cui è stato detto veramente tutto, che si è imbastardito nel tentativo di accalappiare il favore di ragazzine urlanti e dark della domenica, i Child of Caesar non mi sembra che possano cambiare le cose.

(René Urkus) Voto: 5,5/10