(Sentient Ruin) “Begotten” è un esperimento mediatico che in pochi hanno visto o che sono riusciti a vedere. Un visionario documento audiovisivo che racconta della genesi del mondo e della religione. Le immagini oniriche e nel contempo stranianti e bizzarre all’inverosimile hanno portato a ridefinire il concetto di film d’avanguardia. Già il sonoro è di per sé molto disturbante, quasi insopportabile nella sua indecifrabilità, ma i Clavicvla hanno a mio parere scritto una colonna sonora alternativa per quel film. É difficile classificare il suono di questo progetto, una serie di lunghe tracce senza una vera e propria struttura musicale, se non qualche suono che stenta a dare una parvenza di lentissimo ritmo. La voce, stentata e diffusa, fa capolino ogni tanto. Più che versi o cantilene, qui siamo di fronte ad un esperimento sonoro bello e buono, un tentativo di dare un suono a concetti più che a immagini, a emozione più che a ricordi. Spesso sarà solo il rumore a riempire il suono delle tracce. E’ come se ci si affacciasse su un universo corrotto e si ascoltasse, sperando di non impazzire all’ascolto del suono primordiale della cosmogenesi. Un disco difficilissimo, che svela una creatività compositiva di livello altissimo, senza nessuna possibilità di paragone, confronto o accostamento ad altro. Indecifrabile.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 9/10