copcobra(Ván Records) Provengono dal Perù, sono al secondo full-“length” dopo una lunga fila di demo, e suonano heavy metal classico con qualche tocco speed: la mia recensione di “To Hell” potrebbe concludersi qui. La band sudamericana, infatti, non aggiunge né toglie nulla alla scena attuale: il metal di questi ragazzi è genuino e primordiale, ma non si differenzia in nulla da quello di tante altre formazioni, anzitutto europee, che si dedicano anima e corpo alla stessa missione. Dopo una lunga intro NWOBHM, “Beyond the Curse” si sviluppa secondo i più puri dettami maideniani, mentre “Fallen Soldier” è in sostanza un lunghissimo duello delle twin guitars. Determinanti gli influssi speed in “Rough Riders”, mentre la titletrack contiene forse gli acuti più alti da parte del singer Harry ‘El Sucio’. Si chiude con “Inner Demon”, che forse nei passaggi strumentali centrali ha addirittura un po’ dell’epica dei Thin Lizzy. Da questa parte dell’Atlantico, solo per collezionisti sfegatati.

(Renato de Filippis) Voto: 6/10