(Lay Bare Recordings) La musica dei tedeschi Coltaine è un sublime mix di psichedelico atmosferico, di post-rock malinconico e di… celestiale blackgaze, il tutto dentro una immensa dimensione eterea per una band capitanata da una front woman favolosa capace di alimentare con impeto quello stato di trance, quell’ossessione sonora, quell’ipnotismo penetrante. Sono in circolazione dal 2016 come Witchfucker e solo nel 2022 passano di livello, si rigenerano, si rinnovano, cambiano nome e diventando ancor più prolifici… tanto che questo nuovo “Brandung” (‘Risacca’, ndt) è l’album numero sei. Sono i mari -l’acqua- l’elemento dominante del disco, a partire dall’oscura “Tiefe Wasser” che vede il rumore delle onde in duetto con la voce versatile di Julia Frasch. Ruvida e incalzante “Memories Of Ice“, un brano che non solo esalta le capacità growl della cantane, ma mette in evidenza l’animo post rock dei Coltaine, un po’ muovendosi nel territorio provocane degli italiani Messa. C’è del potere ammaliante su “Keep Me Down In The Deep”, un potere che poi si posa delicatamente sulla pace interiore di “Black Coral”. Inquietante e provocante “Wirbelwind”, delicata e immensamente teatrale “Above The Burning Sand”, mentre “Abyssal Sands” vaga senza meta ai confini dell’ambient noise. La corposa title track apre ogni porta, ogni varco: black metal, post black, post rock, profondità malinconiche e fantasia musicale senza limiti o pregiudizi, prima del surreale e mesto relax offerto dalla conclusiva “Solar Veil”. Muri di malinconia artistica di altissimo livello, verso un senso di pace quasi opprimente, tra realtà terrena e mondo onirico, tra coscienza e trance, tra veglia e sonno, tra respiro e apnea. Tra vita e morte.

(Luca Zakk) Voto: 9/10