(Non Serviam Records) Nati dalle ceneri dei Comatose Vigil (solo il membro fondatore dei due gruppi è il comune denominatore dei progetti), questi russi si sono impegnati per dare un senso profondissimo al concetto di black doom. Musica sì estrema, ma dilatata in modo a volte lancinante fino ad arrivare a canzoni di quasi venti minuti. Ecco che nel loro primo disco sulla lunga distanza da quanto hanno evoluto il proprio nome, i moscoviti hanno composto quattro tracce per una durata totale di quasi 72 minuti! La voce è decisamente black e per quanto si sforzi di essere relativamente più dolce del cantato black medio risulta essere invece solenne e cattiva in modo preoccupante. I riff sono davvero un macigno, lenti nell’incedere e terribilmente ossessivi così come il pestare della batteria. Il tutto condito da suoni atmosferici di tastiera che con una musica così rarefatta trovano pienissima espressione sonora. “Evangelium Nihil” è un lavoro ispirato e costruito su quattro colonne portanti ben piantate in terra, che non danno segno di cedimento strutturale alcuno. La formula di sole quattro tracce non deve condizionare l’ascoltatore perché di fatto è davvero complesso mantenere alto l’interesse in brani che superano il quarto d’ora. Invece i russi si spingono addirittura otre e tengono la qualità alta dalla prima all’ultima nota. Un disco di spessore, assolutamente.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8,5/10