
(Autoproduzione) Nuovo EP per i Corpsing, progetto nato nel 2002 a Londra per mano di due chitarristi italianissimi, i fratelli Giuseppe e Michele Cutispoto, il primo dei quali è amante del death metal made in Florida, mentre il secondo è interessato a vari generi, tra i quali fusion, flamenco e black metal. Questa unione di influenze ha originato un sound che può essere definito una sorta di punto d’incontro tra la vecchia scuola death metal e soluzioni più moderne, vicine a Ulcerate e Gorguts, il tutto innervato da incursioni black metal; non sono quindi casuali le presenze di Jason Mendonça degli Akercocke, autore di un assolo di chitarra nell’opener “Be The Pack”, e di Luc Lemay dei Gorguts, guest lead vocalist nel brano “Soul Paralysis”. Quello che colpisce maggiormente in tutte e quattro le composizioni è la capacità della band di unire l’approccio old school di Morbid Angel e Immolation con soluzioni che strizzano l’occhio al djent, sia in alcune parti vocali sia in alcune fasi soliste che richiamano i Meshuggah. Ne risulta qualcosa che soltanto in apparenza sembra più semplice e immediato rispetto all’ultima ondata dissonant death metal, ma che in realtà richiede svariati ascolti per riuscire a sviscerare totalmente un sound ben più complesso di quanto possa sembrare. Un sound denso e intricato, ma che a sorpresa regala riff immediati, accontentando sia gli headbangers sia gli amanti di sonorità cervellotiche e intricate.
(Matteo Piotto) Voto: 8/10




