(Shadow Kingdom Records) Un album molto interessante. Un suono un po’ doom, un po’ 70s, un po’ rock’n’roll, un po’ metal. Un po’ Mercyful Fate, un po’ Black Sabbath. Un cantante che ricorda Messiah Marcolin e King Diamond. Un disco che offre un ascolto piacevole, nostalgico, a tratti epico. Però c’è un problema. Siamo nel 2012. Questo disco uscì nel 1987, solo in formato vinile, e pure in serie abbastanza limitata. E’ un album culto, se si rispetta l’epoca ed il formato. Questo fu l’unico lavoro dei Coven, i quali si sono successivamente rinominati Coven 13, si  sono riuniti nel 2011 dopo aver scoperto di avere un discreto seguito in Europa (negli USA, loro terra madre, non hanno mai avuto successo)  ma non hanno ancora prodotto nulla di nuovo. Questo CD è la semplice riedizione, in formato digitale, dell’album del 1987. Bel disco, piacevole da ascoltare, ma ci sono fin troppe bands nuove con materiale nuovo li fuori. Vi siete riuniti? Bene. Ora componete materiale nuovo. O andatevene in giro a fare concerti. Questo “Worship New Gods” è solo una pura mossa commerciale della label in seguito alla  firma del contratto con la band, firma che risale a Febbraio 2012. Non posso dare un voto buono, offenderebbe il lavoro di migliaia di artisti che ogni giorno producono qualcosa di nuovo. Non posso dare un voto basso in quanto l’album è sostanzialmente buono (per i canoni dell’epoca). Però certe cose devono rimanere ciò che sono. “Worship New Gods” è un disco in vinile per intenditori. Questo CD, nonostante il nuovo booklet, è un po’ una presa in giro.

(Luca Zakk) Voto: sv