copCrafterofgods(Autoprodotto) Interessante progetto italiano che arriva al secondo EP e che sta viaggiando verso il primo full length. Line up tumultuosa: dalla formazione nel 2007 (con voce femminile in line up stabile) succede un po’ di tutto, con arrivi e dipartite varie… fino ad una apparente stabilità con quattro elementi. L’EP proposto è quasi un album, considerata la lunghezza importante delle cinque tracce (si arriva quasi ai quaranta minuti): c’è metal estremo, c’è una ricca ricerca melodica ma soprattutto sinfonica, c’è un growl feroce (vicino ai territori del blackned death) addolcito da una valida e sensuale voce femminile. Ogni canzone è composta con cinica precisione: nulla lasciato al caso, un lavoro imponente che arriva ad essere fin troppo complesso, considerando che la sezione sinfonica (ovviamente una base) è dominante, invadente, una componente senza la quale il valore complessivo rischia di ridursi notevolmente. Ovviamente non è tutto riff e sinfonia: le linee di basso sono molto coinvolgenti (specialmente su “Celestial Breed, Treacherous Blood”), le chitarre sono favolose e gli assoli proposti vanno molto oltre il “symphonic black”, ovvero il genere di appartenenza dichiarato; anzi, ascoltando con (ancora) più cura, emerge una fusione tra il tipico power/prog nazionale (ad esempio i Rhapsody of Fire) ed un black moderno, lontano dalla furia originale, condito da tecnicismi intensi che portano il sound attraversi molti altri generi, passando per molteplici varianti di gothic metal. Un EP intenso, senza mai un momento di riposo, senza mai un calo di energia o godibilità. Se questo è “solo” un EP, immagino che i piani per il primo album siano grandiosi ed immensamente complessi. Se la band sarà in grado di mantenere alto l’interesse su tutte le tracce, come succede con questa release, allora siamo davanti ad un qualcosa di assolutamente imperdibile, che solleticherà l’interesse di un ampio range di pubblico, proveniente da gusti anche apparentemente contrastanti.

(Luca Zakk) Voto: 7/10