(Dark Descent Records) Nel flyer promozionale del gruppo si fanno tanti di quei nomi altisonanti per introdurre questi londinesi, che dopo un po’ uno si chiede che caspita di genere possano mai fare… A me son venuti in mente due nomi e due soltanto. Per quel che concerne l’attitudine grezza e nera in puro stile primi anni novanta, mi si sono presentati nella testa i mitici Nihilist, seme da cui poi è nato tutto il death in ogni sua forma. Ma se uno va ad ascoltare più da vicino la resa sonora, un gruppo su tutti: Asphyx. Insomma, secondo me bastava mettere questi due nomi per dare delle credenziali più che buone ai Craven Idol. Un’anima da mosh pit muove questi artisti, quel senso di musica live che ti scuote dentro, ti carica e ti impedisce di stare fermo, il tutto eseguito con termica perfetta, senza sbavature e forse pure troppa perizia. Non so come descriverla altrimenti, è musica da pantaloni corti, scarpe da ginnastica e berrettino sporco di sangue, medaglia presa dal pogo del concerto prima. Insomma, se il metal avesse un volto nostalgico, avrebbe questo suono…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 8/10