(From The Vaults) Tanto mitici quanto poco prolifici i tedeschi Crom, i quali in oltre venticinque anni hanno pubblicato solo quattro album, l’ultimo dei quali “When Northmen Die” (recensione qui) uscito oltre cinque anni fa, se non contiamo l’EP “Into the Glory Land” pubblicato nel 2021. Da quell’album la band si è rinnovata attorno all’inossidabile Walter ‘Crom’ Grosse (ex Dark Fortress), il quale porta avanti la sua idea, fregandosene delle mode e tendenze di mercato attuali, le quali vogliono attività frenetica ed un quasi ininterrotto -ma non per forza di qualità- flusso di pubblicazioni. Un altro album che nell’essenza inneggia ai Bathory più epici, un altro album di power metal ricco di intensità, un power metal che non si trova costretto a marciare verso improbabili battaglie, piuttosto un power più riflessivo, più ricercato, il quale musicalmente riesce a dare spazio a diverse impostazioni tutte geniali e indovinatissime, come conferma l’ottima “In Your Eyes”, traccia che non nasconde nel suo incedere epico una venatura hard rock da arena, quello degli anni ’80. “Into The Glory Land” esalta il metallo puro, perché non ci sono solo i Bathory e viene dunque stuzzicata l’essenza di grandi nomi, Judas Priest, Iron Maiden e Helloween tra questi! Intensa prima, esplosiva poi “Heart Of The Lion”, mentre la title track strizza l’occhio a del black sinfonico, pur rimanendo dannatamente metal, guardando nella direzione del doom. Il sentore epico, quella sete di gloria pregna di malinconia guerriera emerge dall’irresistibile “Higher Ground”, cosa che poi viene sottolineata da “A New Star”; metal d’assalto con la possente “Together We Ride”, catchy ed irresistibile “Riding Into The Sun”. Struggente “The Forsaken”, metallo iper classico con “When Will The Wounds Ever Heal” e “Bridge To Paradise”, prima della conclusiva e deliziosamente melodica “The Last Unicorn”. Power metal puro, con un accento particolare sia su quel ‘power’ che su quel ‘metal’. Power metal glorioso senza eccessi di gloria, epico senza esagerazioni epiche, semplicemente un power metal, un vero heavy metal, ricco di chitarre, di ritornelli memorabili, di divagazioni teatrali, di una potenza sonora avvolgente, ricercata, maledettamente libera da ogni (cattiva) influenza moderna!

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10