(autoprodotto) Arrivano al debutto su full length (precedentemente solo un EP) gli ucraini Crucify Me Gently. Siamo in territori blackened deathcore, con una intensa componente tecnica ed una certa fantasia compositiva e creativa che innalza di molto i livelli di questo “Circles”. Già dalla opener “Occultist” si nota una certa enfasi, grazie a parentesi emotive, acustiche, drumming feroce ma non scontato, linee vocali devastate. “The Call of Mighty” ha una ritmica lacerante, mentre la sua lead-melody è deprimente, rassegnata, pregna di una tristezza ed una decadenza profonda. Tocchiamo i confini di un raffinato grind, incrociato con un death metal ultra-tecnico con “Future is Dead”, un brano che non ha paura di offrire anche lo spazio per un assolo molto evocativo. Lacerante, con tracce death-doom la fantastica “Delirium”, un brano che cambia tempi in maniera repentina, offrendo lentezza massacrante, velocità destabilizzante e atmosfera inquietante. Tecnica e contorta “Fame Will Fade”, epica e disperata “Bat’ku”. Teatrale “Darkness Swallows Me p.II”, furiosa ma anche dolce e ricca di musicalità la conclusiva title track. Blackned deathcore è una definizione che calza stretta a questo progetto che descrive con ancestrale violenza e moderna precisione ogni aspetto oscuro della natura umana: sofferenza, dolore, paura, depressione, nullità dell’io; non c’è istante di questo “Circles” che non esalti con un feeling isterico e malato tutti questi concetti, questi aspetti di una vita in costante contraddizione. Un contraddizione che mette le radici fin dal geniale moniker. Un contraddizione deliziosamente confezionata che ritroviamo nella grottesca copertina, dentro ogni brano, nell’architettura di ogni singolo suono.

(Luca Zakk) Voto: 8/10