(Avantgarde Music) Quinto album in meno di un decennio per Crust, formazione proveniente dalla Russia dedita ad una commistione tra doom, sludge e black metal, tre generi che in parti uguali hanno costituito l’ossatura del sound della band, almeno fino ad ora. “Dissolution” sposta infatti gli equilibri, con una forte predominanza della componente black, in grado di rendere la proposta musicale più tagliente e dinamica, con un carico d’odio che fa da contraltare alla comunque ben presente atmosfera malinconica. Con questo non voglio dire che i Crust improvvisamente si siano messi a suonare come i Darkthrone, anzi: tutte le caratteristiche che da sempre costituiscono lo stile della band russa sono ben presenti, solo che in questo album le sfuriate tipicamente black sono molto più presenti rispetto al passato, riuscendo al contempo a dare maggior enfasi anche alle parti rallentate grazie proprio a quel contrasto tra momenti furiosi e malinconici. “Blazing the Trail in the Land of Suffering” è il brano che meglio rappresenta questa evoluzione, con chitarre e batteria lanciate ad altissima velocità prima di una parte centrale molto dilatata e melodica. “Graves Await” è una fucilata black/thrash metal, mentre “He Carries The Fog” è quello che ricorda maggiormente i ‘vecchi’ Crust. Una band che, album dopo album, aumenta il bagaglio di influenze, incanalate in uno stile personale ed un songwriting in costante miglioramento.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10