(Heathen Tribes) Strana creatura, questi Culloden: orgogliosamente inglesi, all’esordio su EP (uscito autoprodotto nel 2018, ora riproposto dalla Heathen Tribes), si vogliono ricollegare alla NWOBHM, ma nel loro sound c’è molto di più e molto di meno! I quattro brani di questo “Witchpriker”, infatti, finiscono sempre per assumere strane fisionomie… “Hills of Culloden”, quelle di una enorme battaglia settecentesca fra Scozia e Inghilterra, mescola un riff martellante con toni vagamente NWOBHM, l’approccio vocale è però quello del thrash… questo fino a metà brano, quando parte una accelerazione un po’ confusa che sembra totalmente slegata dal resto. Anche “Lindisfarne” finisce per assumere una strana fisionomia, fra momenti calmi ed altri di veloce follia; “Red Cliff” è un feroce brano thrash, mentre la titletrack è, per la massima parte, una sfuriata decisa, cantata in modo roco e sgraziato da Andrew Halliday, ma che poi presenta pure un intermezzo marziale. Tante idee, ma talora un po’ confuse, espresse in una produzione ancora non troppo professionale: diciamo che è stata posata una prima pietra, il resto è tutto da vedersi…

(René Urkus) Voto: 6,5/10