(ROAR) Elettronica, atmosfere pulsanti ma anche lugubri, una loro variante della Neue Deutsche Härte, atmosfere cinematografiche e metal moderno… il tutto etichettato come ‘Movie Metal’. È il secondo disco della band svedese e, come per il debutto, legano i brani ad uno storytelling suggestivo, con ogni pezzo che rappresenta un capitolo una trasformazione, con la rappresentazione scenica dei personaggi interpretati dai misteriosi membri della band, cosa che poi si evolve ulteriormente con la teatralità degli spettacoli da vivo. La storia, infatti, vuole che ci sia questo mondo distopico segnato dalla Guerra Rossa del 2076, con Cain che vive e agisce in una società a brandelli. C’è questa sua band, questo manipolo di antieroi, che suona di giorno e che di notte combatte contro un male rappresentato da parassiti che si nutrono dell’umanità, una lotta che in questo disco esplode, in una furibonda battaglia contro il caos e contro le tenebre. Drammatica ed un po’ malinconica “Mirror Mirror”, super melodica e travolgente “Feel The Pain”, isterica “Starry Eyes”, brano con l’ottima voce femminile che si oppone con energia al tuonante growl. Pericolosamente magnetica “OneZero”, irresistibile e inquietante “Candy Cain Murder”. Sublime e delicatissima la dark ballad “All Your Zombies” (brano rifatto partendo dal medesimo titolo degli The Hooters), assurdamente heavy-folky la bellissima “Blood Shanty (No Hope)”, dark synth wave di pregiata fattura con “Empty Hands”. In chiusura la tuonante e super digitale title track, prima della conclusiva “Tik Tok (Darkness)”, altro singolo delicato e deliziosamente introspettivo. Voci growl, voci clean, voci corali e pure voce femminile. Riff potentissimi, evoluzioni incredibilmente catchy, un disco che esalta, che fa saltare, anche ballare, tanto heavy quanto in un certo senso pop. Un disco da sparare dal primo all’ultimo brano, senza sosta e a volumi decisamente illegali.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10