(Atomic Fire Records) Debutto discografico per Curse Of Cain, formazione svedese intenta a fondere teatro, atmosfere cinematografiche e metal moderno, facendo interagire personaggi narrativi e membri della band, ognuno della quale incarna un elemento facente parte della storia. Il concept ruota attorno alla figura di Caino, personaggio biblico indicato come il primo assassino della storia e padre di tutti i vampiri, il tutto ambientato in una realtà distopica nell’anno 2076. Per quanto riguarda il lato prettamente musicale ci troviamo davanti ad un metal moderno, ovviamente adattato alle esigenze narrative della storia, con una buona alternanza tra sezioni aggressive e potenti, momenti sinfonici che esaltano la drammaticità ed atmosfere gotiche. Ne risulta qualcosa di non troppo lontano dagli ultimi Lacuna Coil, dove le voci si intrecciano e le orchestrazioni ben si sposano con le bordate di chitarra dal sapore nu metal. Un album ambizioso, magniloquente, moderno e catchy, il quale potrà magari far storcere il naso ai puristi, tuttavia facendo la felicità dei giovani metallari di ultima generazione.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10