copcurseofthenorth(Static Tension) Le note promozionali li presentano come i Grand Magus americani… e con questo biglietto da visita, non vi sarà difficile immaginare quanto rapidamente sia corso ad ascoltare il debut di questa band di Seattle! I nostri hanno all’attivo un ep del 2011 e un altro disco segnato sui Metal Archives ma non sulla biografia ufficiale (si tratta di “The Empress”, del 2013). Però qualcosa non quadra: in “Sleep while you can”, la opener, la componente stoner è fortissima, e ci sono soltanto dei passaggi di heavy metal classico. Quindi, se proprio vogliamo, il risultato è simile non agli ultimi Grand Magus, quelli dell’inarrivabile “Triumph and Power”, quanto ai penultimi. In ogni caso, è l’unico brano che va in quella direzione! Infatti… Divisa in due parti “Into the Trees”: prima abbiamo una fase acustica avvolgente, poi una in velocità molto determinata, ma tutta in direzione stoner e doom. Intriganti accelerazioni (sempre di puro stoner) in “The Tower”, dall’ottimo appeal quasi settantiano “The electric Wall”. Con “Blessed Burning” siamo ai confini dello psych rock caciarone, mentre la bella “Oceans rise” è uno spettacolo di voci cupe, bassi pulsanti e chitarre zanzarose, con in più un refrain facile. Arriviamo così al doom cupo e oscuro, quasi alla Sabbath, della conclusiva “Faceless Killers”. Insomma: ho ascoltato un ottimo album, ma le note promozionali mi hanno ingannato senza mezzi termini… i Grand Magus sono tutt’altra cosa! Ma se amate lo stoner, i Curse of the North hanno i numeri per coinvolgervi.

(René Urkus) Voto: 7,5/10