(Metal Scrap Records) Energia, violenza e melodia. E’ questa la proposta dei D.HATE (abbreviazione di “District Hate”), quartetto Ukraino che propone un death metal ricchissimo di Groove e caratterizzato da molte idee orientate alla melodia. Questo debut album (che risale al 2011), arrivato dopo un non facile percorso di costituzione della band da parte del chitarrista Polyak Andrew è assolutamente piacevole. Ritmi da Headbanging elargiti a piene mani, pezzi ben costruiti, con qualche canzone che emerge per cura ed idee, “For Sweetheart” tra tutte. La track list vanta titoli quanto mai bizzarri, che, all’apparenza, hanno poco a che vedere con il metal e tanto meno con il death: “Radio Hit”, “Mans Song”, “Boom”. Però sotto questa parvenza di ironia c’è una massiccia dose di aggressività, ed un cantante potente che propone un growl corposo, feroce, potentissimo. Ci sono capitoli interessanti, come “Mors”, un bel pezzo che dimostra le varie influenze della band, mentre “Mans Song” ha una radice che mescola punk  e thrash, offendo velocità e brutalità. Purtroppo l’album dura poco (30 minuti) e in questo affollatissimo genere musicale è difficile, al giorno d’oggi, proporre qualcosa di veramente innovativo. Rimane tuttavia il piacere di un sano death metal, che fa divertire, scatenare. Un sano sfogo, ricco di riff massicci, con tutti gli ingredienti necessari al genere.

(Luca Zakk) Voto: 7/10