copDHATE(Metal Scrap Records) A distanza di quattro anni tornano i deathsters ucraini D.HATE con un album poderoso, spietato, ricco di precisione ma anche di violenza. Ci lasciarono con il validissimo “Game with Ghosts” ed ora questo “L.I.F.E.” dimostra una importante crescita, una maturazione artistica sia compositiva che esecutiva. Il nuovo lavoro riduce leggermente la pesantezza delle composizioni, per lasciarsi andare a maggior groove, maggiore variabilità melodica, integrando bridges molto coinvolgenti che mettono in evidenza tutti gli strumenti, questi ultimi supportati anche da un’ottima registrazione. Scatenata “Superman” che offre comunque degli oscuri arpeggi ed alcuni stacchi coinvolgenti che creano le basi per un sano headbanging. Ottima “District Hate”, un pezzo con linee di basso entusiasmanti e non scontate nel genere. Veloce e devastante “Resurrected”, ricca di entusiasmanti ricerche tecniche “F.F.F.”, dove entra in gioco anche un valido screaming a fianco del brutale growl del singer. Molto tetra “Gentle War”, ricca di arpeggi decadenti che si propongono in contrasto all’assolo avvincente. Pericolosa per la spina dorsale “Provocation”, cadenzata e pesante “Lunacy”, intensa e ricca di idee “X3”, mentre la conclusiva “Cobra” -il pezzo più lungo del disco- riassume le prodezze tecniche, la fantasia e la creatività della band che risulta in grado di creare un death metal fresco, intenso, massacrante e decisamente ben costruito.

(Luca Zakk) Voto: 8/10