Web(Autoproduzione) Probabilmente “Octocrura” è stato una specie di work in progress per i D8 Dimension. La voglia di registrare un EP si è tradotta in una serie di composizioni, sette, che hanno portato a totalizzare oltre mezz’ora di musica. Più di tutto, per ammissione della band, il sound è passato nel giro di un anno dall’essere un metal moderno all’inglobare anche l’elettronica. L’arrivo in formazione di Alu.X , tastierista, ha contribuito al cambio di stile (rispetto ad un precedente demo o comunque rispetto al passato) che i D8 Dimension hanno vissuto ancorandosi ad un alternative-industrial metal di stampo americano. Un sound molto moderno, elaborato con gusto, per nulla claustrofobico (come a volte capita di essere quando c’è di mezzo l’industrial) e senza rinunciare a creare melodie e buone rifiniture nel songwriting. Le canzoni “Vrock” e “Industrial” hanno un’anima comune e sembrano vagamente legate ai Disturbed (o ai Black Label Society?). “S.O.M.E.” spicca per un’accoppiata basso-batteria da urlo e un buona linea vocale di Andrea “Tepe” Tempestini (a dire il vero la sua prova è completamente inattaccabile), “Inferno” è coinvolgente e credo che live funzioni anche meglio. “Posioned Hamster” ha un’atmosfera oscura, simile ai Nine Inch Nails degli ultimi anni. Ascoltandoli si potrebbe pensare che provengano da Chicago o Los Angeles e invece sono livornesi. “Octocrura” è stato mixato e masterizzato da RYO (designer, producer, chitarrista dei Vanity) e concepito nella totalità del “do it yourself” (http://d8dimension.bandcamp.com). A me farà un enorme piacere se questa band troverà buoni consensi, perché è autrice di buona musica. Chissà se in futuro realizzeranno delle canzoni di taglio più europeo, ma questa considerazione è puramente personale e non scalfisce la buona opinione verso di loro.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10