(20 Buck Spin) Quando dici ‘death metal americano’ sai perfettamente a cosa vanno incontro le tue povere orecchie: batteria simil mitraglia della Seconda Mondiale, riff con note che scorrono come fiumi di sangue, basso che da una martellata ritmica senza sosta, una voce roca e cattiva più di un gatto caduto nella vasca da bagno piena d’acqua. Scherzi a parte, i Daeva sono davvero quello che è il death in America, oggi, nel 2022. Il loro disco d’esordio sulla lunga distanza è un martello a percussione, non lascia scampo a equivoci, né tantomeno a parti strumentali o melodiche. No, qui c’è solo una furia cieca, possente, inarrestabile. Un disco che non sa cosa siano i compromessi, così come la commercialità del suono. Solo per i puri di cuore…

(Enrico MEDOACUS) Voto: 7,5/10