(Wormholedeath Records) Nuovo EP per Dali Van Gogh, formazione proveniente da Halifax, Nuova Scozia nata nel 2008 e con quattro full length all’attivo. Il sound della band canadese è piuttosto eclettico ma riconoscibile, le influenze sono molte tuttavia mescolate con una personalità ed un gusto che rende i Dali Van Gogh somiglianti nient’altro che a se stessi. Le note di “Per Elisa” di Beethoven riprodotte da un grammofono introducono “Little Hell”, pezzo sorretto inizialmente da quattro accordi punk, per poi evolversi in un hard rock moderno dominato da un buon lavoro di chitarre e dalla voce grintosa di Rachelle Moreau. “Out For Blood” è semplice e groovy, dotata di un ritornello che ti entra in testa senza uscire mai più e di ottimi assoli di chitarra. “Bury The Lead” è un ideale ponte tra hard rock antico e moderno: il riff portante è un hard blues alla “Hole In The Sky”, mentre le linee vocali hanno un mood alternativo, non lontane da certe cose dei Garbage. “Savannah”, poi, richiama addirittura gli Iron Maiden nell’arpeggio di basso iniziale, prima dell’ingresso in gioco della voce, la quale conduce subito al refrain semplice e memorabile. Chiude questo EP la trascinante “Boneyard”, dotata di un riff perfetto nella sua ignoranza, nato per far muovere il collo in maniera incontrollata. Ottima pubblicazione questa “New Blood, Old Wounds”, per una band davvero abile a mescolare con personalità le varie sfaccettature dell’hard rock.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10