copdangerego(Atomic Stuff Records) Potenza sotto controllo. Gli italiani DangerEgo dominano, controllano, regolano una dose di potenza molto elevata, tipicamente associabile a bands che si dedicano allo stoner. Ma la loro iniezione di intelligenza è basata sostanzialmente sul togliere quella caratteristica esagerazione di suono grezzo, a favore di una impostazione tecnica, vagamente influenzata da componenti moderne, dando vita ad un album che ricorda il meglio di Black Sabbath e  Faith No More ma anche di hard rock d’alta qualità; Generi e suoni che  riescono a convivere -a proliferare- generando un impatto sonoro coinvolgente e decisamente personale. Capitanati da un vocalist ottimo, che usa la sua voce con moderazione ma indubbia energia, riescono a sfornare dieci pezzi irresistibili, ottima colonna sonora per un easy living, per un wild party, e senza dubbio per shows che trasudano adrenalina. Piena di richiami rock “Hell’s Rage”, dove le chitarre non risparmiano idee melodiche molto belle. Graffiante e impattante “Runaway”, un pezzo quasi introspettivo, ma capace di regalare un refrain poderoso. Concetti più lenti, ma assolutamente più pesanti su “Hallucination From ‘The Space’”, pezzo profondo, pieno di carattere e ispirazione vintage, dove la voce di Flavio raggiunge nuovi interessanti ed inaspettati livelli. Imperdibile anche “Light Or Darkness”, pezzo che offre una sensazione di inquietudine mescolata a folgoranti momenti pieni di cattiveria e potenza. E che dire di “You Belong To Me”, altra canzone molto riflessiva che coinvolge con melodie semplicemente stupende. Una release grintosa, assolutamente piacevole. Un’idea ottima per riscrivere regole di un genere fin troppo abusato e generalizzato. E ad ogni ascolto percepisco quel feeling vintage  che mi fa desiderare di sentire questo album da un sensualissimo 33 giri.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10