copdarkology(Rock’n’Growl) Power, thrash e groove nel secondo disco dei texani Darkology: la band dei fratelli Brian (batteria) e Michael (chitarra) Harris ha energia da vendere, e se avesse proposto un album un po’ più breve (qui abbiamo dodici canzoni per 64 minuti!) probabilmente avrebbe fatto il botto. Così come è concepito “Fated to burn” stanca un po’, ma ha comunque buona merce da vendere. Si comincia con “Kill me if you can”, ideale punto di congiunzione fra l’us metal ruvido alla Metal Church e le evoluzioni progressive dei Symphony X: in alcuni frangenti strumentali si vira addirittura verso il jazzato! “Beyond the Grave” è un mid-tempo pesante e dal vago flavour orientale; thrasheggiante la breve “Eyes of the Machine”, mentre “Quantum Genocide” inserisce, come da copione degli ultimi anni, qualche (superflua?) parte di extreme metal. La titletrack, relativamente ‘tranquilla’, ha un andamento molto alla Iced Earth; “Festival of Fear” vi aggiunge qualche tocco horror che non può non far pensare a King Diamond. Prima della bonustrack strumentale, “Your hollow Soul”, il disco si conclude con la lunga “The Nightmare King”, che si vota totalmente ad un heavy a tinte fosche, in certi passaggi tendente al doom. Per coloro che amano l’us metal pieno di groove.

(René Urkus) Voto: 7,5/10