(Casket Music Records/Copro Records/Unable Records) Buon debutto per Death Town Dingo, formazione milanese in circolazione dal 2014. il sound della band è cupo, malsano e rabbioso, mescolando la decadente malinconia del grunge con le ritmiche pesanti dello stoner. “Fog And Cop” è incalzante nella ritmica, sostenuta da un basso martellante, chitarre psichedeliche e vocals rabbiose, dalle metriche quasi rappate. “Surfing On My Soul” è aperta da un arpeggio malinconico alla Alice In Chains, il quale accompagna tutte le strofe del pezzo, che si fa decisamente più aggressivo nel ritornello il bridge centrale introduce un riff estremamente potente e cadenzato, prima dell’armonizzazione che riporta al refrain. “Say Something” riporta i nostri in territori stoner cari ai Kyuss, con chitarre sature ed iper distorte ed un cantato rauco, sofferto e melodico. Molto particolare la conclusiva “Pay”, song aggressiva, ricca di cambi di tempo, ritmiche stoppate vicine al prog, assoli veloci, lancinanti ed un riffing estremamente variegato. Un album decisamente convincente, per una band che mescola varie influenze con personalità ed inventiva, creando atmosfere claustrofobiche e rabbiose, che esplodono con aggressività annichilente quando meno te l’aspetti.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10