(Xtreem Music) Mostruosa creatura al secondo album, il primo è “Regurgitated into Existence” di soli tre anni fa. I Deathgoat mettono in scena un death metal marcio e colmo di oscurità, denso di quello stile che si è udito in Svezia nei suoi primi anni di vita. I Deathgoat però sono della vicina Finlandia ma si cimentano nel genere appunto con quella cinica, precisa ma melodica attitudine nel ricamare atmosfere torbide, oscure tipiche degli svedesi, anche passaggi marcescenti quando è il momento, e pestando con quella foga tipica degli statunitensi. Il sound granitico e cavernoso delle chitarre affiancato da un drumming, agile e bravo a sottolineare i passaggi, le sfumature, i momenti nei quali cambia il tutto. Voce gutturale, torva, adatta al brutal e poi ecco quelle tipiche melodie cantilenanti ossessive e mortifere del death svedese. Si ammette candidamente che i Deathgoat non inventano praticamente alcunché ma suonano in maniera fiammante, con sicurezza e, ancora una volta, rispettando gli standard tipici del genere in poco oltre trentacinque minuti.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10