(Swamp Records) Nuova etichetta per del nuovo, brillante e fangoso stoner degli italiani Deep Valley Blues! “III” segue un po’ il filone del precedente “Demonic Sunset” (recensione qui), addentrandosi nei labirinti sulfurei delle psicosi e della dipendenza da farmaci, andando poi oltre, verso un viaggio introspettivo, più ricercato con una destinazione tanto oscura quando ironica. Musica ricca di energia, con quei riff pesanti ed ossessivi tipici del doom e quei sentieri polverosi caratteristici del southern, qui anche arricchiti da deliziosi inserti di puro blues, come dimostra la opener strumentale “Epitaph (Noir Ballad)”. Energetico il viaggio verso un orizzonte ignoto di “Bronco Buster”, satira tetra per il protagonista di “Malley ‘O Mucy”, una canzone esplosiva, con il vocalist che tuona minaccioso. Non solo il testo di “Smokey Mountain Woods” esprime ricerca di un senso di libertà, anche la luminosità scenografica della melodia vuole portare lontano, verso una pace, verso una dimensione capace di rigenerare… il tutto con un riffing tagliente ed un incedere dannatamente catchy. Quelle psicosi urlate da “Phobos”, quel panorama mozzafiato di “Talisman”, la dipendenza da farmaci della graffiante “Pills of Darkness”, verso l’inquietante ma suggestivo brano in lingua madre (l’unico) intitolato “Maschere”, legato ad uno stato mentale contorto, malato, schizoide. Religioni che muoiono di morte violenta o suicida con la poderosa e pungente “Sun Of The Dead”, ispirata al suicidio di massa del Progetto Agricolo del Tempio del popolo, in Guyana nel 1978, passando poi per la brevissima “Epitaph (Reprise)” dedicata alla misteriosa scomparsa del blues man Robert Johnson (1911-1938), prima della conclusiva strumentale e deliziosamente bluesy “Mum Darkwoods (Dedicated To…)”. Con una copertina minimalista ma matura e veramente ben riuscita, i Deep Valley Blues scaricano sul fuoco una vagonata di legna secca, versandoci poi sopra ettolitri tanica di benzina. Fiammiferi alla mano: fuoco e fiamme, stoner e rock, blues e southern. Potenti, pesanti, con un groove esagerato, una struttura ritmica monumentale ed un gusto musicale e melodico semplicemente perfetto!

(Luca Zakk) Voto: 8/10