copdelain2(Napalm Records) Dopo l’ep apripista “Lunar Prelude” è finalmente arrivato il nuovo disco dei Delain: la storia del gothic metal non cambierà con “Moonbathers”, ma a parte qualche piccola sbavatura gli olandesi mantengono elevati i loro standard, e si allontanano ancora un passettino dal fantasma dei Within Temptation. Un po’ deludente la opener “Hands of Gold”: non perché sia brutta, tutt’altro, ma perché allinea una serie di cliché assolutamente scontati del gothic metal senza metterci un briciolo di inventiva. Tutto è al proprio posto (orchestrazioni, refrain boombastico, alternanza fra eteree voci femminili e harsh maschile), ma tutto sa di già sentito. Migliore la struttura piena di “The Glory and the Scum”, potenziale singolo “The Hurricane”. “Chrysalis – The last Breath” è una ballad acustica che permette a Charlotte Wessels di esprimersi su toni emozionali, mentre “Turn the Lights out” (già presente sul singolo) è così sorniona da convincere appieno. Aggressività e melodia in egual misura nell’interessante “Pendulum”; ben riuscita la cover di “Scandal”, uno dei brani più sottovalutati dei Queen. Il pezzo da novanta si trova quasi a fine scaletta: “Turn the Lights out”, di cui ho già parlato in occasione del singolo, incrocia il meglio di Nightwish e Within Temptation per un gothic emozionante, orecchiabile e vincente. Certo, come segnalato alcuni dei materiali migliori erano già sul “Lunar Prelude”, ma “Moonbathers” non delude, a partire dalla bella copertina stile art niveau.

(René Urkus) Voto: 7/10