(Sepulchral Productions) È in costante evoluzione il sound dei canadesi Délétère. C’è più pestilenza, più blasfemia, più depravazione… e questo loro terzo full length ricama con enfasi attorno a questi devastanti concetti un teatro sonoro impattante, tanto violento quanto mostruosamente suggestivo. Drumming estremo, chitarre furibonde ma alla costante ricerca della melodia decadente perfetta, cori superlativi e linee vocali che trascinano in basso, verso le voraci fiamme dei gironi infernali più profondi. Trascina nel mondo sulfureo della band la opener “Chasse Obscène”, tra black puro e black depressivo, un incedere melodico ma letale, che non porta verso alcuna fonte di luce, di vita, di salvezza… mentre soffoca in una dimensione di tenebre asfissianti la contorta “Sacre de la Perversion”, nonostante non manchi di poderoso senso epico. Favolosa “Foutredieu” con la sua parentesi corale e quelle linee di basso micidiali, pulsante e travolgente “Messe Scandaleuse”, inquietante il pianoforte che domina la progressione della strumentale “Sonata Impudicitiae”. Diretta ma anche teatrale “Lex Syphilii”, imprevedibile “Le Labour des Chairs”. Ha un incedere dal gusto erotico semplicemente proibito il mid tempo della conclusiva “La Nuit Souillée”. Black metal puro, puro black metal del Québec… con tutto quel ‘inner circle’ poderoso che solo i paesi francofoni sono riusciti a concepire e a mantenere vivo nel tempo, andando oltre mode, oltre tendenze, oltre le richieste di mercato. I Délétère sono la sintesi di quella tetra purezza, di quella decadente genuinità, di quella perversa originalità e di quella meravigliosa putrefatta limpidezza artistica.

(Luca Zakk) Voto: 9/10