(autoproduzione) Maestosi e impressionanti questi Delirant Chaotic Sound, band che dal 2010 in poi ha dovuto praticamente passare una parte del suo tempo ad assestarsi e concepire poi nel 2013 un demo e successivamente “The Ride of Thanatos”, in lavorazione nell’estate del 2015, pubblicato nella primavera del 2016. Carriera relativamente in divenire per i milanesi che vedono al microfono Margerita Andreolli e Marco Boccotti: il loro lavoro è eccellente e passa dal clean fino al growl, sfoderando così una gamma di soluzioni ben implementate nello stile della band. Alcune linee vocali pulite della Andreolli ricordano quelle esotiche e misteriose di Serj Tankian. Spiegare della musica è qualcosa di artificioso e aleatorio, ma su “The Ride of Thanatos” viene semplice definirlo come un piccolo capolavoro dell’underground. Lo stile dei DCS paventa un thrash-groove metal possente e ben articolato con riff scanditi e snelli e che grazie alle distorsioni creano un po’ di ‘wall of sound’. Qualche concezione più o meno prog nei cambi, oltre alla struttura stessa della title track strumentale. Il thrash si tramuta anche in death, nonostante poi i DCS implementino risvolti più d’impatto che estremi e veloci. Anche il gothic è un altro genere che a tratti emerge dal tessuto generale. Sezione ritmica che vede una batteria reattiva nei cambi, marcando il tempo o scegliendo rullate assassine per stacchi e variazioni. Il basso a momenti resta un po’ coperto dagli altri strumenti, ma è un elemento che ha il suo peso nell’insieme compositivo. Le canzoni sono sei in tutto per ventinove minuti totali. “The Ride of Thanatos” è un EP che sembra essere più un album che altro.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10