(Transcending Obscurity Records) “Miasmatic Deathless Chamber” è senza dubbio un album che riassume l’esperienza e l’ispirazione dei precedenti lavori ulteriormente alimentati delle innumerevoli esibizioni dal vivo, sempre inneggiando ad un martellare implacabile nel nome del vero death metal, con grinta, con rabbia, con un suono intenso e vibrante. Questo terzo disco evidenzia diversi passi in avanti: più diretto ma intelligentemente più tecnico, molto più oscuro e se vogliamo introspettivo, tutt’altro che banale per quanto riguarda quei testi urlati con voce disumana nel microfono, testi che toccano argomenti vicino alla deviazione del mondo moderno, al regresso del genere umano, passando per religioni, disagi e depressioni. La opener “Worldwide Grave” anticipa tutto questo, ma non esaurisce la fiamma… piuttosto la alimenta, lasciando che tutti i successivi pezzi gettino ulteriore combustibile, dando vita ad un incendio fuori controllo, inarrestabile, devastante. “The Era of Defiance” non solo invita al massacro vertebrale, ma ricorda anche che tutti i musicisti ci sanno fare, chitarra solista in primis. Incisiva e deliziosamente infernale la pulsante title track, cinicamente old school “Flashforward to the End”, disumana “Throne of Derangement”, “Apoptosi” congeda dal disco lasciando profonde e sanguinanti ferite, le quali difficilmente potranno rimarginare. Di death metal ne esiste tanto, di tante speci, di tante origini. C’è chi vede solo quello della East Coast, c’è chi concepisce solo quello scandinavo più o meno melodico e c’è chi venera solo quel death sporcato di nero principalmente proveniente dall’est dell’Europa. Ma senza andare a cercare tanto lontano, sia geograficamente che nel tempo, forse è il caso di dare un’occhiata qui vicino, la porta a fianco, a casa nostra: perle oscure come i Demiurgon non hanno nulla da inviare a qualsivoglia altro collega, più o meno noto, proveniente dall’intero pianeta e firmatario di chissà quale importante etichetta: “Miasmatic Deathless Chamber” è death metal di suprema qualità, di pregiata fattura, un death metal che funziona benissimo in cuffia, un death metal che risulta ancor più esplosivo dal vivo grazie anche ad una band che sul palco non prende prigionieri!

(Luca Zakk) Voto: 9/10