(Season of Mist) È doveroso ricordare che i Deströyer 666 sono la band creata da KK dei feroci Bestial Warlust, una band tra le più abominevoli che si siano sentite in giro nella scena metal! KK, chitarrista, con i Deströyer 666 è lontano oggi da certe sonorità ottuse, claustrofobiche ed estreme, ma riesce ad essere sempre un esempio di libertà espressiva, non perfettamente definibile in fatto di genere perché questo sound è di fatto un ibrido ben cementificato. Venom, heavy metal, Motörhead, speed metal e così via. Dal 1994 ad oggi la band ha cavalcato sulla scena metal proprio come scorazzeranno i quattro cavalieri dell’apocalisse il giorno a loro designato. Chitarre graffianti, distorte a meraviglia, una sezione ritmica che sbatte e picchia, dei pezzi che sembrano l’uno la continuazione dell’altro in un fiume infinito di heavy metal pesante, ruvido e sfacciato, con influenze punk e impennate di un black metal ante litteram. Dunque, non ci si aspetti altro di nuovo da questo modo suonare consolidato e allegramente abusato, dunque conosciuto però altamente incendiario. Inserire “Never Surrender” nel vostro sistema di ascolto è come detonare una bomba dall’enorme potenziale distruttivo. “Andraste” e “Grave Raiders” sembrano ricavate da Venom e Motörhead, mentre spicca l’estrema e altamente ritmica quanto tellurica “Mirror’s Edge” quanto anche l’opener e title track. Due i pezzi meno spediti: “Savage Rights” e l’ancor meno veloce “Batavia’s Graveyard”. Quest’ultima canzone è solenne e d’impatto e al contempo piuttosto personale. Su nove canzoni che formano “Never Surrender” i Deströyer 666 non sfigurano mai.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10