(Ad Noctem Records) Quattro anni di vita e di avvicinamento a questo album per i DiesAnEra. A guardare le foto promozionali della band si pensa subito al gothic metal, al dark oppure all’horror metal. La ‘banalità’ dell’immagine viene però spazzata via dall’ascolto, azione che offre “Grudge” come sostanza sonora, qualcosa di veramente concreto e in fin dei conti accattivante. La band toscana che nasce dall’impulso di Valerio Voliani, cioè ex singer di Icycore, Absolute Priority e Motus Tenebrae e Ilario Danti che è stati chitarrista dei Death SS e Madness Of Sorrows, offre un buon compromesso tra tematiche sonore appunto gothic, new wave-dark che riprendono perfino atmosfere che potrebbero far pensare ai primi New Order, anche i primi Nine Inch Nails o i Paradise Lost del trapasso. Qualsiasi concetto analitico su “Grudge” resta un parere, di fatto c’è solo il grigio cupo che scorre dagli altoparlanti dell’Hi HI e si dipana ovunque. Si entra in una dimensione dove le chitarre si fanno sentire per il loro timbro metal e le linee ritmiche sono un’ossatura discreta e puntuale negli interventi. Il cantato di Voliani è ispirato e fronteggia il muro sonoro nel quale oltre alle sei e quattro corde, vi entrano le stratificazioni delle tastiere. La band punta su canzoni che durano tra i quattro e mezzo e i poco più di cinque minuti, creando così un formato più o meno standard nel quale vi rientrano di volta in volta idee e soluzioni che fanno si strutture, schemi sonori ma anche melodie. Queste ultime non sono malinconiche, non sono tristi, non sono angoscianti, non sono cupe ma sono melodie cariche di pathos, di vibranti concetti, di sentimenti magari non sereni eppure arricchiti di una tensione che è un punto caratterizzante del sound. Quarantotto minuti di durata per “Grudge” che passano attraverso un ascolto stimolante, che trasporta o trascina e senza disperdere l’attenzione dell’ascoltatore.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10