(Gore House Productions) Puro estremismo canadese i Display Of Decay, ormai al quarto album in carriera. I musicisti dell’Alberta sfornano una nuova saga di brutal death metal dal fare lucido quanto distruttivo e, appunto, estremo. Un misto di Cannibal Corpse di un tempo e con sporadici momenti alla Suffocation e lampi fugaci di Dying Fetus. Non una copia-carbone delle suddette band, ma innegabile che certe soluzioni ciniche e spietate riportano alla mente colleghi illustri, con il riconoscere che i DOD sono padroni del loro suonare, capace di evolversi lungo il corso dei singoli pezzi. Una macchina sterminatrice “Vitriol”, carburata da un drumming infaticabile, estroso e ovviamente da una coppia di sei corde micidiale, foriera di riff che si susseguono a vagonate, oltre a saettanti e laceranti assoli. Gente tosta e dinamica i DOD nel proprio suonare che con “Vitriol” espone il massimo grado della propria devastante capacità esecutiva. Brutal death metal senza compromessi ma valido.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10