(Soulseller Records) Hanno pubblicato solo tre album in oltre venti anni i Disquiet e “Instigate To Annihilate” è il secondo consecutivo per la Soulseller Records. Il precedente “The Condemnation” è del 2016. Gli olandesi si sono da sempre distinti per un thrash metal brillante influenzato da soluzioni melodic death metal. Effettivamente “Instigate To Annihilate” è un intelligente compromesso tra i due suddetti stili. Nella tracklist i dieci pezzi presentano alcuni di stampo nettamente thrash metal ma dal piglio moderno, niente old style dunque. Altri invece sono una vera fusione tra i due stili con qualcuno più incline al melodic detah metal. I Disquiet mostrano una sapiente capacità di arrangiamento, oltre all’intenzione di tessere melodie brevi, veloci, rinforzate dal sostegno di ritmi rapidi ma tonici. Tra i pezzi di ottima fattura “Wrecked” che ospita alla voce Vicky Psarakis (The Agonist) e presenta una discreta ascendenza dei Dark Tranquillity. Cosa che avviene anche in “The Final Trumpet”, dove la partecipazione vocale è di Charlotte Wessels (ex Delain). Ci sono anche “Destroyance”, “Sicario” e “Designed To Violete” tra le canzoni di punte. In ben oltre cinquanta minuti i Disquiet si distinguono per la pulizia, la capacità di esecuzione, l’arrangiamento, non da meno per gli assoli di chitarra – tra i quali anche uno di Damir Eskic dei Destruction –. Forse qualche canzone poteva essere accorciata, si avverte infatti qualche giro di troppo in alcuni frangenti sparpagliati tra certi pezzi. Considerando che spesso le melodie principali o portanti sono assestate nei ritornelli, questi andrebbero espressi prima o il più possibile. Posto ciò “Instigate To Annihilate” è un album nel quale la tradizione della Bay Area si sposa bene con il melodic metal europeo.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10