(Overdub Recordings) Dissidio da ogni cosa, raccontandolo attraverso la musica e testi chiari. Testi in italiano ed esposti con parlato, cantato, recitato. Musica aggressiva, riff pesanti e momenti agili e scorrevoli, costruiti attraverso il nu metal, l’alternative metal, il rock e i System Of A Down. C’è un approccio immediato in queste storie, riflessioni, considerazioni, domande. Sono in realtà delle recitazioni del moderno. L’attuale nostra esistenza in questa società che spiazza da un lato e si calcifica su valori e simboli fasulli o inutili. L’attuale esistenza in un Io che è pervaso di dubbi e meteoropatico. Il primo album per i Dissidio e da subito è chiaro che i contenuti hanno un certo spessore. Non è solo questione di messaggio, ma è tutto l’insieme che traccia un impianto artistico di grande respiro. La musica dei tre musicisti è dinamica, fresca, fragorosa, veloce, oppure scandita e ritmata. Andature toniche e adrenaliniche, cornice testuale che strappa qualche sorriso o un assenso, e un senso, di appartenenza a certi versi che vengono snocciolati con una carica pazzesca. “Thisorientamento” ha più livelli. La band riassume questo dicendo che ciò che fanno è “musica e teatro”. Eppure la seconda componente sembra essere diluita in un contesto tecnicamente musicale, strutturato, concepito in modo forte e dirompente. Il teatro sembra essere il messaggio e forse un senso, un’idea, un’atmosfera generale che pervade questo album fantastico.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10
