copDISTANCE(Mighty Music) Giungono al debutto gli Spagnoli Distance, band eclettica che racchiude nel proprio sound varie influenze. La base è un thrash/death metal di stampo Scandinavo, stilisticamente vicino a quello proposto da gruppi come Soilwork e Textures, ma all’interno dei brani possiamo trovare stacchi progressive, parti cyber alla Fear Factory e furia nu metal alla Slipknot (“Process Of Self Destruction” sembra uscita dal songbook dei nove mascherati dell’Iowa). Molto spesso, fanno capolino anche influenze metalcore alla Killswitch Engage, con parti furiose e voce aggressiva ad altre con cantato pulito e talmente melodico da risultare stucchevole, caratteristica del metalcore che personalmente non ho mai digerito più di tanto. Risultano essere ben più interessanti le parti in cui le clean vocals disegnano atmosfere tristi e cupe dal sapore grunge, come in “Seeker Of Truth”, song che unisce influenze di bands come Pearl Jam e Soundgarden a sonorità orientate verso il djent e il metalcore. Anche la conclusiva “Outreach” risente delle influenze della band capitanata da Eddie Vedder, con sonorità malinconiche che si alternano a riffs thrash/industrial ben amalgamate con il mood del brano. Un album eterogeneo, con episodi molto ben riusciti e altri in cui le diverse influenze sembrano mescolate in maniera un po’ forzata, soprattutto per quanto riguarda certe vocals melodiche che talvolta sviliscono l’impatto dei brani che sono dotati comunque di un ottimo songwriting e una buona dose di personalità ed eclettismo.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10