copdiviner(Ulterium Records) All’esordio dalla Grecia, i Diviner si dedicano a un power metal ruvido, roccioso e cattivo, che ha ben poco di europeo e molto di americano. La titletrack è una rabbiosa opener da qualche parte fra Iced Earth e Metal Church; trame oscure ma un ritornello melodico per “Kingdom come”, mentre “Riders from the East” gioca, naturalmente, con un riff e addirittura con vocalizzi orientaleggianti. Si cambia registro con “The Legend goes on”, che si ispira piuttosto agli alfieri dell’epic metal ellenico come i Battleroar, i Dark Nigthmare o i Sacred Blood; anche “Come into my Glory” ha un approccio più ritmato e maestoso, e contribuisce a variare un po’ un disco altrimenti troppo omogeneo. Con un approccio più moderno, vagamente Megadeth-iano, “The Shadow and the Dark”; la fine del disco è molto marziale con la lunga e pesante “Out in the Abyss”. Un prodotto onesto.

(René Urkus) Voto: 7/10