copdomdracul_coldgrave 4 ACD Digi pack Template.pdf(Sun and Moon Records) Lezioncina di storia moderna: Lord Therramon, la mente dietro al black di Dom Dracul, diede vita a questo progetto cult verso la fine degli anni 90, lassù in Svezia, proprio nella Göteborg del death melodico. Qualche demo, poi l’album “Attack on the Crucified”. Poi l’oblio. O quasi. Therramon scrisse “Cold Grave” e “Devil Dedication” nel 2002 e nel 2005 rispettivamente, il secondo ed il terzo album dei Dom Dracul, ma poi si perse nelle oscurità della sua mente. Il silenzio. L’oblio. Nel 2007, in un barlume di vita, manda i master alla mitica Sun and Moon Records per dare vita a queste preziose perle old school… però le tenebre lo inghiottirono di nuovo. Oggi il risveglio, i due album prendono vita con un sound che risulta sicuramente old-school, ma tutt’altro che datato o fuori epoca… mi viene quasi da pensare che oltre 10 anni fa questo materiale avrebbe potuto svelare nuove strade (o essere ignorato in quanto troppo diverso o particolare?). “Cold Grave” è sound antico. Efferato. Primi Bathory, primi Sodom, con un tocco più attuale, vagamente doomy, totalmente marcio. “Mighty Winter” è ossessiva. ”Heil the Apocalypse” è malvagia, ricorda qualcosa stile primi Burzum e vanta un sound meravigliosamente sporco. Epica e melodica (si arriva a toccare l’heavy classico) l’ottima “Sons of the North United”, mentre si avvia con una lentezza funerea “Unleashed from the Abyss”, per poi accelerare e diventare crudele prima, dannatamente catchy poi. La title track è occulta, tetra, il growl diventa una voce deviata, malata, dissacrante. L’album “Devil Dedication”, il più recente, dimostra crescita, una certa evoluzione; suono più chiaro, più glaciale, più diretto. La title track apre con potenza e grinta, un po’ Venom, un po’ black, un po’ thrash, un po’ heavy. Fantastica “Hell is Here”: fino a metà brano siamo in territori tirati e spietati, poi però il ritmo rallenta, diventa catchy, pulsante, ricco di groove con un melodia dominante meravigliosa, così epica, così decadente. L’accostare brutalità e parentesi a base di groove è una soluzione interessante e molto coinvolgente, tanto che anche “Beyond Order and Chains” e “Luciferian Light” presentano questi cambi repentini di scenario ed atmosfera. Siamo più vicini ad un black attuale (in chiave old school) con “True Spirit of Evil”, mentre “All For Satan” abbina un black’n’roll a qualcosa di più epico e trionfale. Therramon sarà tornato per restare o tornerà nelle catacombe? Ci sarà un nuovo album? Non lo so. Non lo sa nessuno, probabilmente nemmeno lui. Per il momento siamo davanti a del black metal intenso, a cavallo tra l’oggi, il ieri e pure l’altro ieri. Due perle di malvagità che dovevano essere pubblicate. Gestazione eterna, ma un risultato pieno di sensazioni maligne e perverse.

(Luca Zakk) Voto: 8/10