copdpspsquad(Ublimity Records/Medival Records) Il virtuoso Ucrainio  Dimitriy Pavlovskiy torna. Torna con un album più variegato, più ragionato, forse più ispirato. Sicuramente più maturo rispetto al debutto “Powersquad”. Sempre ampie le sue influenze, sempre genialmente coordinate. Potenza neoclassica ben mescolata ad idee classiche, idee moderne e potenza heavy metal sempre abbondante. Strepitosa “Prelude [Wings of Dreams]”, un percorso musicale intrigante, ricco di tecnica sopraffina, di atmosfere, di autentiche rappresentazioni del sogno, comprensive della tipica follia onirica. “The Light” si spinge su suoni più progressivi, senza dimenticare ampi spazi dove Dimitriy mostra cosa è capace di concepire con la sei corde. “Shadow” è un bel pezzo power/heavy, purtroppo un po’ disturbato da un cantato non certamente perfetto, segno che forse Dimitriy dovrebbe concentrarsi sulla produzione strumentale, campo nel quale eccelle. “Shadow” comunque è devastante, piena di potenza, energia… uno sviluppo musicale impeccabile… il quale peroò non supera il capolavoro della successiva strumentale “The Baroque”, dove il chitarrista riesce a suonare personale, unico, originale e veramente capace. Il resto del disco afferma ciò che viene dichiarato in apertura, e pezzi come “R.A.D.” sono semplicemente stupendi. Il ricorso a vocalist è ricorrente in questo album, ma tranne in certe occasioni risulta palese che l’artista non riesce ancora a creare l’atmosfera giusta per mettere a suo agio un cantante. Tutto sommato un’ottima prova, la prova di un artista giovane ed in costante e sincera crescita artistica. La conclusiva “Starry Sky” poi, è “un altro” lavoro fantastico e dimostra l’innato talento di questo ragazzo il quale potrebbe essere capace di sfornare, al terzo tentativo, un sound di quelli che cambiano le regole.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10