(Napalm Records) Sono passati cinque anni dall’album “Sovran”, QUI. Un lasso di tempo che probabilmente non svilisce le aspettative dei fans verso i Draconian, visto come ne escono dallo studio di registrazione. Lo fanno con “Under A Godless Veil” che sin dai primi ascolti, svela quanto la cura del dettaglio e l’inventiva della band siano degli standard consolidati. Abili nel tinteggiare atmosfere malinconiche, esoteriche, mistiche, insomma bravi a sviluppare del gothic metal con elementi doom e all’occorrenza sinfonici. Heike Langhans è il lato vocale angelico, quello d’atmosfera e di grazia della band – ora al secondo album con i Draconian – ed è fronteggiata da Anders Jakobsson, per un growl d’ordinanza che rinforza il lato ruvido dei Draconian. L’alchimia vocale prosegue in tutto “Under A Godless Veil” e si tira dietro uno schema orami certo e sicuro. Uno schema di un’ora, confortevole per i fans. Pensato per loro, perché “Under A Godless Veil” è un album che chiunque si aspetterebbe da una band come i Draconian. Melodie che fioriscono lentamente e hanno uno sviluppo lineare, mentre la cornice metal, quanto i vari momenti sinfonici o comunque le atmosfere plasmate dalle tastiere, si colloca nelle composizioni in maniera studiata, attenta e mai del tutto totalizzante.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10