(New World Subculture Media) Omonimo full length, il primo, per i death-grinder di St. Louis Drag The Dead. Il lavoro segue “The Saint Louis Murder Sessions EP” e presenta un sound assassino e che si barcamena tra un death metal sommamente brutal e un grindcore feroce e folle. Una quintalata di pezzi, 43′ di violenza sistematica, proposta da una produzione ruvida e piena di marciume. La copertina è ingannevole dunque, non c’è progressive o psichedelia o sperimentazione. Come non pensare a questo, quella copertina sembra opera di Storm Thorgherson! I Drag The Dead frullano ogni cosa, devastano come un tank impazzito e sbraitano attraverso scream e growling dissennati e demoniaci. Non si può dir molto altro su questo album dall’aspetto underground e dalla feroce attitudine che vira continuamente verso il brutal, il grindcore, i Carcass e i Napalm Death. I Drag The Dead macellano riff e il drumming pesta e demolisce ogni cosa, concedendosi comunque qualche passaggio più lineare e ben scandito. Roba per estremisti!

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10