(Rockshots Records) Proclamano orgogliosamente di non essere dei cloni di Nightwish e Delain, e direi che hanno ragione: gli esordienti svizzeri Dreams in Fragments pescano infatti dalle origini del gothic metal, e piaceranno forse più a chi bazzicava la scena una ventina di anni fa che ai newcomers. Tastiere eteree e una sezione ritmica imponente si contrappongono in “Everytime”; è la stessa contrapposizione fra la voce svettante di Seraina Schöpfer e il growling profondo del chitarrista Christian Geissmann. Cristallina melodia per “The Maze”, giunge ad alte vette di sublimità gotica “Incomplete”. “Defy every Storm” ha i suoni, come si diceva, del gothic primordiale, quello della metà degli anni ’90; in “Little Red” le strutture si fanno più elaborate, mentre la conclusiva “Unireverse” lancia il miglior refrain e le atmosfere più cinematografiche. Una band che ha buone carte da giocare in un genere strasaturo… proprio perché gioca con un po’ di originalità.

(René Urkus) Voto: 7,5/10