copdrivingmrss(Agualoca Records) Heavy metal semplificato. E’ così che definiscono la loro musica i Driving Mrs. Satan, trio anglo napoletano che ha avuto un’idea assurdamente geniale. Heavy metal? Più o meno. Rabbia, grinta e violenza? No di certo. I Driving Mrs. Satan vantano una cantante -Claudia- bravissima, con una voce che potrebbe fare dei numeri sia nel mondo hard rock che in quello gothic, una voce sensuale, calda, coinvolgente. Una cantante che qui canta testi famosissimi di bands altrettanto famose come Iron Maiden, Anthrax, Motörhead, AC/DC, Slayer, Black Sabbath, Faith No More, Helloween e pure Metallica. Covers di personaggi simili cantate da una donna con una voce dolce? Non proprio. Qui non si paragona le corde vocali alla nicotina di Lemmy con la dolcezza di Claudia. Infatti il resto della band si dedica a strumenti quali chitarra acustica, contrabbasso, e molti altri tipicamente ritenuti soft e tutti assieme creano delle cover stranissime di pezzi estremamente heavy presi dal vasto panorama offerto da decine di anni di heavy metal. Pat Boone che canta Crazy Train? No di certo. Apocalyptica? Nulla a che fare. L’idea dei Driving Mrs. Satan va oltre e si basa sul concetto di melodia, rendendo ben chiaro di come sia universale la musica, dove uno strumento diverso o una distorsione diversa sono capaci di cambiare completamente le carte in tavola. In un certo senso reinventano il concetto di unplugged, rendendo dolci e armoniose canzoni famose per essere esplosive, per garantire dal vivo uno spettacolo esaltante. E’ stupendo ascoltare questo album, seguire il testo, magari canticchiando qualche strofa di “Can I Play With Madness” degli Iron Maiden… e mentre ci si abbandona a questa reazione naturale, ci si rende conto che non si sta ascoltando heavy metal in senso stretto, che non è il famoso rocker che urla nel microfono, che non è il mitico chitarrista che sta devastando con shreddings da paura. Una sensazione strana, diversa, analoga e questo progetto riesce a farla provare a coloro che ascoltano, che vogliono ascoltare. Particolarmente ben riuscite “I Want Out” (Helloween), “South Of Heaven” (Slayer), “Battery” (Metallica) e “2 Minutes To Midnight” (Iron Maiden), ma è da ammettere che ogni ricostruzione (non si tratta di cover, ma di ricostruzioni!) ha il suo fascino e la sua aura magica. “Popscotch” un’esperienza diversa, stramba… ma ascoltarlo è divertente, rilassante e -non lo nego- fa pure venir voglia di ascoltare quel pezzo che magari, essendo uscito da venticinque anni, è un po’ che non sentiamo a tutto volume.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10