(My Kingdom Music) Almeno tre elementi provenienti dai Nihili Locus, mai dimenticata formazione piemontese di atmospheric death-black metal, e un bagaglio musicale che dal 2010 a oggi la band ha sospinto all’atmospheric e il funeral doom, attraverso una funzione poeticamente vivida in questi pezzi dilatati, sognanti in certi momenti, certamente evocativi ma altrettanto funesti. Dvm Spiro sono tuttavia al debut album. Ci arrivano dalle ceneri dei Nihili Locus, con forza e padronanza della loro materia, appunto il doom disteso con toni sacrali, epici a tratti ritual. L’uso delle doppie voci con Valeria De Benedictis, anche tastiere e chitarra, e di Maurizio Demichelis, anche viola da gamba, conferisce una dualità narrativa interessante, alla quale poi si aggiunge il growl di Roberto Ripollino, chitarra e batteria. Il quarto membro in formazione è Massimo Currò, basso. A titolo strettamente personale, la band potrebbe anche sottrarre maggiormente le linee growl maschili e aumentare quelle in clean, aumentando l’unicità della loro musica. Quattro composizioni, quattro messe solenni, rituali e insieme evocative. Un suono denso, che si espande nei quattro atti di un’opera mistica e fosca insieme. Tra growl, cantati, scream e la narrazione riesce fluida, mentre la musica si distende come un tappeto, complice la sua mestizia, le atmosfere e melodie struggenti o inquietanti che siano. Attorno a “MMXIX – In Frigidvm Lectvm”, vi è comunque una sensazione di leggerezza frammista a un’atmosfera solennemente sepolcrale.“Dolce” è il brano più ‘breve’, solo sette minuti e mezzo di durata, ed è costruito con una mestizia inarrivabile, soprattutto poi nella sua prima parte con la viola da gamba di Demichelis che si integra perfettamente nella marcia funebre degli altri strumenti. In tema di durata “Sinfonia Triste” supera i diciassette minuti ed è la composizione più lunga delle quattro, caratterizzata da una sua linea semi-orchestrale. Il quartetto imbastisce una variegata intelaiatura di elementi che rendono il proprio doom metal mai uguale a se stesso e soprattutto unico.

(Alberto Vitale) Voto: 8,5/10