(Inverse Records) Del precedente disco dei Dyecrest, “This is my World”, ricordo anzitutto la copertina, che ha qualche rimando con quella dell’attuale e terzo platter “Are you not entertained?”. Sono passati ben 13 anni fra un album e l’altro, ma i finlandesi suonano sempre un power genuino e roccioso; da segnalare il recente cambio di singer, che ha portato i nostri a ri-registrare l’intero disco già pronto. “Fading/Reaching” unisce tastiere squillanti a un impianto sonoro piuttosto serrato e certamente scandinavo, che in “Red Alert” (cui partecipa Bjorn Strid dei Soilwork) diventa senza esitazioni power/prog. Solida “First born Angel”, ma si sente che manca il quid in grado di far decollare il brano (e forse il disco); in ogni caso è convincente il chorus della titletrack, e coinvolge anche l’aggressiva “Devil Dance”. A parte va considerata l’eterea “Nuku Vaan”, cantata dalla guest singer Elisa De Boer e vicina addirittura al gothic/ambient più rarefatto. Nelle note promozionali mancano informazioni sul concept, il risultato finale è discreto ma non incisivo.

(René Urkus) Voto: 6,5/10