(Comatose Music) Si è subito manifestata una quota di aspettative dopo l’annuncio di “Dejection Chrysalis”. I Dysentery non pubblicavano un album dal 2015. Allora fu “Fragments”, QUI recensito, ed è stato il terzo album della slam-brutal death metal band del Massachusetts. “Dejection Chrysalis” ci restituisce una band totalmente slam nei sui dettami di stile, infatti i riff sono possenti e tagliati nella maniera giusta. Il riffing dei Disentery è breve, va a ovviamente a intermittenze e lascia pesare a qualcosa di ansimante. Tuttavia esistono dei passaggi nei quali le chitarre generano dei riff con andature ipnotiche. Pur con le loro letali scorribande con passaggi veloci, svolti in maniera pulita, i Disentery finiscono poi in queste spirali discendenti, cadenzate e tagliate con forza. L’album per poco non arriva alla mezz’ora di durata ma riesce a esprimersi con una cinica lucidità nella sua pesantezza e deforme violenza. “Dejection Chrysalis” si lascia ascoltare con facilità, grazie a un’esecuzione decisamente pulita, definita in maniera netta senza troppi eccessi o divagazioni di sorta. In dieci anni i Disentery non hanno maturato novità sostanziali, però hanno ben ritoccato quel suonare diretto.

(Alberto Vitale) Voito: 7,5/10