copeasytrigger(Street Symphonies Records) Bentornati Easy Trigger. Anzi bentornato Caste, chitarrista e membro stabile della band, punto di connessione tra il precedente album e questo nuovo lavoro. La band in questi quattro anni è passata attraverso tante vicende: cambi di line up vari, tour, concerti… aperture per nomi grossi… insomma la tipica gavetta della band underground che non vuole mollare, non vuole rinunciare in quanto ha tanto da dire e non si ferma mai, in un completo atteggiamento di assoluta … perseveranza! Come sono i nuovi Easy Trigger? Potenti. Maturi. Ricchi di groove e musicalità che mette un po’ da parte il grezzo (e crudo) sound che trovavamo su “Bullshit”. “Ways Of Perseverance” è un album ricco di dettagli, registrato in maniera impeccabile, con composizione e arrangiamenti ricercati… ed un lead vocalist semplicemente fantastico… grintoso… feroce, sempre apparentemente vicino ai suoi limiti… limiti che poi si rivelano ben più lontani; questa sensazione è strana: Nico ha un range vocale ampio, ma su canzoni come “The Watchmaker” o “Tell Me a Story” finge di arrivare oltre le sue capacità … dando quell’impressione grezza, devastata, decisamente street, assolutamente compatibile e avvalorante per questo genere, per questo hard and sleaze. Fantastica “God is Dead”, furiosa, epica, intensa. Diretta “My Darkness”, quasi scontata … ma si tratta di un pezzo perfetto per aprire il disco e mettere l’ascoltatore nel mood necessario! Lasciva la potente “Turn To Stone”: quei riff taglienti sono elettricità pura! Ovviamente non può mancare una power ballad la quale si intitola “Blind” e risulta essere irresistibile, armoniosa, melodica e veramente ben eseguita. Possente “Sold Out”: sporca, trascinata, polverosa. Vagamente bluesy e decisamente piena di groove la conclusiva “The Sand”. Scrivendo del precedente lavoro parlavo di devastazione e autodistruzione, di rock scellerato, sfacciato ed offensivo: il perfetto inizio di ogni band street che si rispetti. Ma “Ways Of Perseverance” non è il debutto di alcuni ragazzi incazzati e ribelli. No. “Ways Of Perseverance” è un lavoro intelligente, capace di prendere l’essenza originale, quel modo di fare scatenato ed incanalarlo in arte matura, arte curata nei dettagli, arte con dietro un’intelligenza ma proposta con esplosiva schizofrenia. Bentornati Easy Trigger!

(Luca Zakk) Voto: 8/10